lunedì 24 dicembre 2007



BUON NATALE A TUTTI

DA

FORZA NUOVA ROMA!

UN GOVERNO SEMPLICEMENTE FARSESCO!

Dopo le vicende, già per conto loro incredibili e vergognose di Speciale e Petroni, ecco l'altra farsa del "Decreto Sicurezza" più insicuro che si sia mai visto!
All'indomani dei tragici fatti di Tor di Quinto, il governo si era fatto promotore di un pacchetto d'interventi straordinari per tentare di arginare il degrado dilagante nella Capitale. Ma come sempre accade, spenti i riflettori, tutto è rimasto lettera morta, l'ennesima vergogna del governo italiano.
Dopo aver meschinamente tentato d'inserire in quel decreto anche altre norme che con la sicurezza non avevano nulla a che fare come quelle assurde sull'omofobia, il governo ha dovuto fare marcia indietro su tutti i fronti. Il decreto legge emanato d'urgenza oltre a non aver prodotto alcun risultato concreto (espulsioni zero, riduzione della criminalità d'importazione zero, aumento della sicurezza zero), è stato lasciato decadere senza essere trasformato in legge e un nuovo fantomatico decreto dovrebbe sostituire il precedente, ammesso che la sinistra immigratofila lo approvi. La norma "antiomofobia" è stata stralciata e rimandata ad altra discussione, ma di provvedimenti seri, immediati ed efficaci sulla sicurezza e contro l'immigrazione non se ne vede nemmeno l'ombra.
Non sappiamo davvero con che coraggio questo esecutivo si presenti ancora al popolo italiano come un buon governo. È semplicemente una farsa!
Forza Nuova non chiede le dimissioni di Amato o Padoa Schioppa o Prodi, ma chiede direttamente la condanna dei suddetti per gli evidenti danni materiali e morali che hanno arrecato e stanno arrecando, in combutta con l'opposizione, al paese.
Vergogna!

Roma, 20/12/2007


mercoledì 19 dicembre 2007


Giovedì 20 dicembre 2007 - ore 21,30
Il Presidio
Via Montebuono, 3 (Piazza Vescovio)
TOMBOLATA DI SOLIDARIETA'
PER I CAMERATI DETENUTI
Un piccolo gesto di solidarietà alla vigilia delle festività natalizie per far sentire ai nostri camerati ingiustamente detenuti che siamo loro vicini.

NATALE SOLIDALE E NON COMMERCIALE

Gazebo di Forza Nuova a Piazza Re di Roma, venerdì 21 dicembre dalle 17,00 per ricordare che il Natale non è consumismo ma Tradizione e Identità
Il Natale non è il natale dei centri commerciali, degli addobbi, della corsa frenetica all'ultimo regalo, il paradigma della società materialista dei consumi e dell'effimero, ma è Tradizione e Rito che si perpetua e riafferma l'Identità del Popolo italiano. Un'Identità che è Cristiana, Comunitaria e Solidale.
In quest'epoca senza riferimenti e senza certezze, in cui la cultura di un paese la fanno i media, i talk show, la pubblicità; in cui la perdita d'identità è il pericolo maggiore, laddove altre identità forti e vitali tentano di scalzare la nostra, riscoprire il senso del Natale, riaffermare, attraverso simboli come il Presepe, la nostra Tradizione è come porre un puntello a sostegno di una casa pericolante che va ristrutturata e che dobbiamo consolidare, per renderla resistente a tutti gli attacchi esterni e, purtroppo, interni.
Proviamo dunque a dare un senso alle parole del Santo Padre:
"Il Natale che fa parte del patrimonio spirituale delle nostre comunità., è un clima soffuso di religiosità e di intimità familiare, che dobbiamo conservare anche nelle odierne società, dove talora sembrano prevalere la corsa al consumismo e la ricerca dei soli beni materiali."

Roma, 19/12/2007

lunedì 17 dicembre 2007

A Natale NON puoi....

A Natale non ci resta che pregare!
Gli italiani saranno costretti loro malgrado a riscoprire la tradizione del Natale cattolico, fatto preghiere e passato in famiglia in semplicità. Bando al consumismo sfrenato ed alla mercificazione.Fin qui non ci sarebbe nulla di male, magari gli italiani riscoprissero veramente il senso profondo della natività, ma purtroppo cosi non è.A Natale potremo solo pregare perché non avremo un euro da spendere!Gli aumenti indiscriminati e immotivati dei prezzi dei beni di prima necessità come pane, pasta e latte, insieme agli aumenti dei costi energetici, benzina, gas ed elettricità, dovuti alla folle corsa al rialzo del prezzo del greggio, graveranno in maniera insostenibile sulle spalle delle famiglie. Ovviamente la casta è al riparo da tutto ciò e si rimpinzerà comunque ben bene.Mai come quest'anno la tredicesima sarà leggerissima, praticamente impalpabile: secondo le stime delle associazioni di consumatori l'84% della tredicesima servirà per pagare tasse (l'ICI), assicurazioni e mutui. Proprio i mutui rappresentano il salasso maggiore a causa degli aumenti vorticosi dei tassi d'interesse.Troppo facile dire di chi è la colpa, ma d'altra parte con chi altro dovremmo prendercela? È sotto gli occhi di tutti che in Italia esistono "cartelli" di produttori e venditori che, accordandosi, eliminano la concorrenza sui prezzi a danno dei consumatori.Saggezza popolare dice "governo ladro!", e come dargli torto?!Chi dovrebbe vigilare sui prezzi dei beni di prima necessità? Chi dovrebbe impedire aumenti del 20, 25 addirittura 30% dei prezzi di pane e latte quando agricoltori e allevatori hanno aumentato il prezzo di grano e latte del 3/5%?Per non parlare del cartello delle compagnie petrolifere che alzano o abbassano i prezzi della benzina in perfetto accordo.Ma soprattutto, il Natale, riusciremo a passarlo in casa nostra o dovremo andare da amici o parenti perché la nostra casa se l'è ripresa la banca?La notizia dell'aumento del 20% di pignoramenti immobiliari per morosità non sembra aver minimamente scosso i nostri politicanti troppo presi a spartirsi gli spazi in televisione o le quote per le proprie clientele fra i 50.000 precari in via d'assunzione nel pubblico impiego.D'altra parte è da quest'estate che i camerieri (i politici) difendono i loro padroni (i banchieri) nascondendo le speculazioni che i grandi gruppi bancari stanno portando avanti aumentando i tassi d'interesse soprattutto sui "variabili", con la scusa di difenderci dalla crisi dei "derivati americani". Figuriamoci dunque se qualcuno si preoccupa di salvaguardare un diritto fondamentale come il diritto alla casa!?

Buon Natale a tutti dunque e...
si salvi chi può!

venerdì 14 dicembre 2007

WALTER, DOVE SEI?

MENTRE VELTRONI GIOCA A FARE IL PREMIER DELLA REPUBBLICA DELLE BANANE, A ROMA L'EMERGENZA NOMADI DIVENTA EMEREGENZA SANITARIA!
Prosegue a Roma la sceneggiata degli sgomberi dei campi nomadi, ma nubi minacciose si avvicinano, l'emergenza sanitaria per i quartieri a ridosso dei campi regolari e abusivi sta per esplodere!
Da una parte vengono sgomberati insediamenti abusivi i cui frequentatori risultano intestatari di abitazioni e macchine di lusso, frutto dei proventi del traffico illegale di ferro, rame e altri metalli rubati in giro; dall'altra la Polizia Municipale di Roma si rifiuta di eseguire le ordinanze di sgombero per il pericolo di epidemie dovute alle inesistenti misure igienico sanitarie dei campi nomadi.
Nel frattempo il degrado a Roma aumenta all'aumentare degli insediamenti abusivi che sorgono come i funghi a decine ogni settimana, dalle periferie "povere"alle "ricche" colline del Fleming, lungo le consolari e sotto i ponti in pieno centro. E la sinistra romana che fa? Pensa bene di risolvere la questione dando ai rom case popolari! Quindi secondo la sinistra del XII municipio i romani possono pure rimanere senza una casa o costretti ad occuparne abusivamente, ma per i nomadi, immigrati clandestini, sarà approntata una graduatoria ad hoc. Evidentemente la discriminazione contro gli italiani non è reato!
E il sig. Veltroni? È troppo preso a discutere della legge elettorale col suo dirimpettaio Berlusconi, piuttosto che preoccuparsi del decadimento della Capitale d'Italia. Evidentemente ritiene che alla gente interessi di più il modo in cui la casta riuscirà a conservare il proprio posto di potere e privilegio, piuttosto che la sicurezza di rientrare a casa senza essere scippati e pestati a sangue da un immigrato clandestino.
Roma ha bisogno di un sindaco vero non di una soubrette televisiva!
Veltroni dimettiti!
Roma, 14/12/2007

martedì 11 dicembre 2007

Bliz di Forza Nuova alla convention sionista di Roma!


Durante i lavori del convegno "Fighting for Democracy in the Islamic World" organizzato dal gotha del sionismo e della massoneria nostrani, di fronte agli sguardi stupiti di Aznar, Cicchitto, Fini, Ranieri, Trimble e Nirestein, ha preso la parola il portavoce della federazione romana di Forza Nuova, accusando senza mezzi termini gli organizzatori e gli oratori del convegno di voler mascherare dietro la difesa dei diritti umani, il progetto imperialista e neocolonialista di usraele in medio oriente che punta alla guerra contro l'Iran e all'annientamento delle sacche di resistenza in Palestina ed in Libano.La platea, politicamente ed etnicamente di parte, ha assistito attonita e impreparata ad una contestazione lineare e inoppugnabile tesa a confutare tutti i presunti punti di forza delle tesi espresse precedentemente dai vari interventi.I giornalisti presenti in gran numero hanno ascoltato e preso nota (è stato conseganto loro anche un comunicato stampa), ma come sempre domani sui giornali non troveremo niente!Non importa, andava fatto e l'abbiamo fatto. Forza Nuova ha parlato in faccia all'ex primo ministro spagnolo Aznar, all'ex primo ministro nord irlandese Trimble, all'ex vice premier italiano Fini, all'attuale presidente della Commissione affari esteri della Camera Ranieri, all'ex vice premier israeliano Sharansky, in sala c'erano il portavoce di AN, Ronchi, Stefania Craxi, Carlo Ripa di Meana.
Non potevamo permettere che la menzogna mondialista passasse inosservata.

I NEMICI DELL'EUROPA A CONVEGNO A ROMA

Fighting for Democracy in the Islamic World.
(Lottare per la democrazia nel mondo Islamico)
Roma 10/11-12-2007

Ovvero:
Come l'industria della guerra globale inventa il proprio nemico.

Da ieri, a Roma, è in svolgimento il più grande raduno dell'intellighenzia liberal-capitalista-sionista-massonica-antieuropea-mondialista che si sia mai visto! I teorizzatori dell'occidentalismo militante a convegno, per discutere sulla necessità imprescindibile di portare la democrazia "illuminata" nei paesi islamici, ossia la necessità di imporre con le armi, come già si sta facendo in Afghanistan, in Iraq, in Libano, in Palestina, la non-cultura mercantilistica, materialistica, relativistica, edonistica dell'occidente. Il gotha dell'ideologia neo-con in assise per pianificare il neocolonialismo in medioriente. Modera il dibattito Natan Sharansky l'ideologo della democratizzazione forzata "con la punta del fucile".Il regime "democratico" del mondialismo internazionale, come ogni espressione di controllo massivo e di totalitarismo ideologico - dal comunismo al dominio globale del grande fratello - ha in sé, come germe di distruzione e sopraffazione, il bisogno ontologico del conflitto perenne, dualisticamente inteso; un conflitto dove da un lato, in una retorica infarcita di buonismo, filantropia e deliri superomisti, vivono e lottano per la sopravvivenza le potenze del bene, dei diritti umani, della civiltà, del progresso, del laicismo razionalista, del relativismo libertario, e dall'altra il male assoluto, che minaccia ed incombe sul mondo, incarnato oggi, purtroppo sempre più anche nella mentalità comune, dall'uomo Religioso e da tutta quella complessa antropologia culturale, sociale e politica - chiamata a secondo dei casi fanatismo, superstizione, intolleranza, integralismo - che fa di esso un antimoderno, un puro, non sedotto dal mondo, dalla droga dell'effimero, dall'immanenza vuota dell'apparire e del possedere e che per questo è un uomo libero, pericoloso, indomabile, sovversivo.Una pietra d'inciampo, uno scandalo da cui salvare l'occidente che, se poi nel salvarlo ci si guadagna in assetto geo politico, in petrolio, in industria bellica, in risorse energetiche, è solo una banale coincidenza che nulla toglie alla nobile missione di portare felicità e progresso al cattivo selvaggio.Filosofia e Potere, un'endiadi esplosiva, una minaccia globale.Va dunque in scena l'esportazione della democrazia o "dell'invenzione del nemico", dai villaggi bombardati di Iraq, Afghanistan, Libano, ai salotti bene dell'intellighentia post-rousseauiana e dell'alta politica, la musica è la stessa. ed è musica di morte: morte di uomini, morte di Verità e Giustizia, morte di Civiltà.Il convegno in questione rientra in questo schema preciso, mistificatorio e demagogico: nel voler identificare il nemico ed il pericolo, in questo caso, nell'islam tradizionale - cosa ben diversa e di ben altra dignità rispetto al fondamentalismo islamico, creatura generata in vitro dall'occidente stesso e per questo serpe nel seno di una matrigna sterile ed indegna - reo in primis di rifiutare il sistema "democratico" occidentale e di esso: usi, costumi, vizi, crisi e decadenza, reo di non riconoscerlo come l'unico possibile, come il migliore, come il veicolo irrinunciabile di civiltà e pace, e colpevole quindi di rimanere, nel suo rifiuto e nella sua opposizione, nella sua lotta, nella sua voce spesso dirompente per coraggio e coerenza, quasi ultimo baluardo di resistenza attiva alla globalizzazione, alla sua livella omologante, al suo stomaco meccanico che rumina uomini, idee, tradizioni, identità per espellere consumatori anonimi e pedine mute. Niente di più facile che ribaltare la realtà delle cose dall'alto di cattedre, scranni di parlamento, stanze dei bottoni, pagine di giornali internazionali; niente di più facile che esaltare i valori borghesi del democratismo peloso, di chiamare in causa diritti umani, di osannare illuministicamente il progresso come unico veicolo di civiltà; niente di più facile. tanto che in uno stretto giro di titoli il Nemico, il Cattivo è già pronto e confezionato: l'Islam, antidemocratico per vocazione e tradizione, è già sul banco degli imputati per un dato antropologico ed ontologico che è parte stessa del suo esistere; incompatibile con i salvatori e condannato quindi ad un'insanabile alterità.Ecco dunque che la questione libanese viene indicata come conseguenza dell'azione aggressiva dell'Islam radicale e non come, viceversa, il deliberato attacco israeliano ad un paese esempio di tolleranza, ecumenismo ed integrazione; ecco la resistenza palestinese definita terroristica e identificata come causa della mancata pace in medio oriente come se la controparte del conflitto non avesse colpe e responsabilità in merito; oppure, ciliegina sulla torta, ecco l'enunciazione esatta dello scontro di civiltà, in cui l'Islam viene identificato come minaccia esterna ed interna all'occidente, lì dove invece l'occidente, già terminologicamente perdente per il fatto di escludere dal suo orizzonte la vitalità solare e sinergica dell'oriente, coltiva in sé la sua stessa crisi e decadenza, nel relativismo che lo rende debole, nell'edonismo che lo rende sterile, nel materialismo che lo rende immanente, statico ed autodistruttivo e per questo causa indiscussa di ogni suo male.Poche frasi dunque - ancor prima che il convegno, falsamente teso al confronto dialettico sulla questione, abbia inizio e svolgimento - ed il nemico è servito: barbaro, incivile, aggressivo, crudele, in espansione. quasi un unno di tardo-antica memoria, ma l'impero romano non sarebbe mai caduto sotto i colpi di Vandali e Goti se la sua decadenza non si fosse già ampiamente compiuta molto prima del loro arrivo. Il drago è nella caverna, nel profondo del proprio abisso, molto prima e molto più che dall'altra parte del mare.Non ci sembra servano altri esempi per dimostrare la faziosità, la volontà di potenza, la pericolosità manifesta di un'operazione di questo genere, che per questo noi ci sentiamo in dovere di contestare, contrastare e smascherare in ogni modo, poiché in essa operano evidentemente le vere piaghe, i veri nemici della nostra civiltà, seminatori di discordia, assetati di potere, intrisi d'odio per il diverso, deliranti di manie di persecuzione e desiderio persecutorio di rivalsa, mentitori brillanti, tessitori di trame, devastatori di popoli. Vorremmo infine chiedere agli oratori del convegno quale democrazia vorrebbero (imporre) esportare? Alla signora Nirenstein vorrei chiedere: a quale democrazia pensa, quella che ha impedito al prof. Toaff di fare il proprio lavoro di storico e ricercatore censurando il suo libro? Al sig. Trimble: quale democrazia vuole esportare quella esportata dai sui amici inglesi nella sua Irlanda del Nord a suon di mitra, cannonate e repressione? O quella delle bande paramilitari unioniste che oggi gestiscono il traffico di droga nell'Ulster? Al sig. Sharansky: quale democrazia vuole, quella che tiene chiuso in prigione in isolamento da 20 anni un innocente, Mordechai Vanunu, reo di aver detto la verità sui programmi nucleari israeliani, quegli stessi programmi che Israele vuole adesso impedire per l'Iran? Oppure quella applicata ai palestinesi nei territori occupati? E Aznar cosa vorrebbe? Matrimoni e adozioni per coppie omosessuali come in Spagna? Ai signori Fini, Cicchitto e Ranieri (destra e sinistra come sempre uniti in difesa dell'indifendibile): vorrebbero anche per i paesi islamici una democrazia come quella italiana? Quella della casta, dei privilegi, degli inciuci, della politica attaccata a poltrone e potere mentre il paese è in piena decadenza etica, morale, politica ed economica?Se hanno cosi a cuore la democrazia perché non la esportano in Cina, dove dei diritti umani non sanno che farsene? Perché fra i dissidenti non hanno invitato il Dalai Lama? In Cina ogni anno ci sono più condanne a morte di quante ce ne siano in tutto il resto del mondo. Oppure perché non portano la democrazia in Arabia Saudita? Un paese islamico dove l'omosessualità è condannata con la pena capitale?Forza Nuova non può assolutamente accettare il tentativo di trovare giustificazioni umanitarie all'imperialismo ed al neocolonialismo, per questo oggi contesterà aspramente il convegno dei neo con.

Roma, 11/12/2007


mercoledì 5 dicembre 2007

LA FARSA DEGLI SGOMBERI

Da giorni le pagine dei quotidiani romani parlano di sgomberi di campi nomadi abusivi, ma nessuno dice che per ogni campo sgomberato ne nascono altri due altrove! Basta prendere in giro i romani! Ogni giorno uno sgombero, ogni giorno l’identificazione di decine e decine d’immigrati clandestini, ogni giorno titoloni sui giornali, ma come sempre accade nella Roma di Veltroni, dietro l’apparenza: niente! Dove vanno a finire tutti gli sfollati dai campi nomadi che vengono sgomberati? Ovvio, in altri campi nomadi abusivi in altre parti della città! Risultato? Nessuno, tutto resta come prima, porte aperte ai clandestini, zingari ad ogni angolo di strada, degrado e insicurezza dilaganti! Queste operazioni sono pura propaganda mediatica per cercare di riguadagnare il consenso della gente esasperata e delusa dall’amministrazione di Veltroni. Le chiacchiere stanno a zero! Zero (o poco più), come le espulsioni fatte finora, a fronte di migliaia e migliaia di clandestini e delinquenti quotidianamente presenti nelle nostre strade. Zero, come i risultati ottenuti dalla politica dell’integrazione voluta dall’assessore Touadì. Zero, come il livello di sicurezza per i cittadini romani. Forza Nuova non farà un passo in dietro nella lotta all’immigrazione, saremo ancora nelle strade e nelle piazze di Roma per denunciare il degrado e la negligenza della giunta capitolina e dell’opposizione che, di fatto, non ha mosso un dito.

Roma, 05/12/2007

BASTA AUMENTI DELLE RC AUTO!


Le compagnie assicurative, trincerandosi dietro fantomatici aumenti dei costi, continuano ad alzare il prezzo delle assicurazioni, oltre il livello dell’inflazione ed oltre le possibilità economiche della gente.
Hanno costituito un “cartello”, questa è la realtà! Le grandi compagnie assicurative continuano in perfetto accordo fra loro ad aumentare il prezzo dell’RC auto, non c’è liberalizzazione o concorrenza che tenga, i prezzi aumentano sempre e aumentano per tutte le compagnie.
Se ci fosse vera concorrenza, l’avremmo anche sui prezzi con una tendenza al ribasso come avviene per tutti i servizi offerti da privati. Invece le assicurazioni aumentano sempre, e diventano sempre più gravose per i cittadini. In questa città, in quest’epoca, l’auto sta tornando ad essere un lusso per pochi: benzina alle stelle, parcheggi a pagamento, box auto ai prezzi di un appartamento di 50 mq in una città di provincia, assicurazioni sempre più care, ma soprattutto redditi e potere d’acquisto sempre più bassi!
Forza Nuova denuncia il tacito accordo fra le compagnie ed invita le autorità competenti ad intraprendere le dovute azioni per far si che a pagare non siano sempre e solo i cittadini.

Roma, 05/12/2007






martedì 4 dicembre 2007

CARTELLE PAZZE, L’ENNESIMA VERGOGNA VELTRONIANA

Migliaia di cartelle di pagamento sbagliate. Centralini che non rispondono. Servizi on line che non funzionano. Ancora un girone infernale per i romani vittime di Veltroni Beh c’è poco da dire, semplicemente: è una vergogna! Ma purtroppo i romani hanno dovuto farci l’abitudine. È la Roma di Veltroni, quella tutto fumo e niente arrosto, la Roma che si preoccupa di rifare la strada sotto casa del sig. Napolitano e lascia il resto della città in stile Venezia, acqua alta e allagamenti ovunque per due gocce di pioggia. La Roma veltroniana degli sgomberi finti dei campi rom che vengono spostati da una parte all’altra come nel gioco dei quattro cantoni senza risolvere il problema. Forza Nuova denuncia le scandalose inefficienze della burocrazia capitolina, che costringe migliaia di romani a code interminabili presso sportelli inadeguati per dimostrare di aver già pagato una tassa o una multa, per le quali hanno ricevuto un’ingiunzione di pagamento o magari si sono ritrovati il fermo amministrativo della macchina o il pignoramento della casa. Un’inefficienza degna di un sesto o settimo mondo, non certo di una capitale europea, della “Città Eterna”. Roma è allo sbando, Veltroni pensa alle lucine di Natale ed alla sua carriera politica, nel frattempo ai cittadini chi ci pensa? Forza Nuova invita tutti i romani a denunciare il Sindaco per danni morali ed esistenziali e a chiedere un giusto risarcimento.

Roma, 04/12/2007

lunedì 3 dicembre 2007

NO AL DISEGNO DI LEGGE “AMATO-FERRERO”, NO AL VOTO AGLI IMMIGRATI!

Se passa la legge “Amato-Ferrero” che darà il diritto di voto attivo e passivo agli immigrati, Forza Nuova è pronta alla mobilitazione continua per un Referendum abrogativo! Forza Nuova ritiene inaccettabile la proposta contenuta nel DDL “Amato-Ferrero” riguardante la possibilità di estendere, già dal 2008, il diritto di voto attivo e passivo agli immigrati residenti in Italia da almeno 5 anni. Inaccettabile per varie ragioni: anzitutto in un momento come l’attuale in cui l’immigrazione, regolare e non, sta mostrando tutta la sua negatività, dare un’equiparazione del genere fra cittadini italiani ed immigrati è assurdo! Per votare ci vuole la cittadinanza e per avere la cittadinanza c’è un iter da seguire. Non si capisce perché si dovrebbe modificare e accelerare una prassi che non ha mai creato problemi. Problemi creati invece dall’immigrazione e dalla mancata applicazione della legge: 177 espulsioni effettuate a fronte di almeno un milione di irregolari da espellere. In secondo luogo, ci sembra un palese tentativo della sinistra di accaparrarsi voti in vista di una tornata elettorale, Amministrative 2008, che potrebbe rappresentare una sonora bocciatura per il governo Prodi. Tentativo che potrebbe, però rivelarsi un boomerang laddove, per ottenere l’appoggio di una comunità immigrata, si sia costretti a scendere a compromessi con questi a scapito dei nostri connazionali. Inoltre ci domandiamo come si possa dare il voto a persone appartenenti a comunità chiuse ed autoreferenziali, apparentemente integrate, ma di fatto avulse da un contesto cittadino che gli ruota attorno, ma con il quale interagiscono marginalmente. Le comunità d’immigrati sono chiuse in loro stesse, si spartiscono il territorio per gruppi etnici, pensiamo a Piazza Vittorio e all’Esquilino in genere, i cinesi da una parte, gli indiani da un’altra, i nord africani da un’altra. I sud americani si ritrovano a Piazza della Repubblica ecc.ecc. Questo modus vivendi è quanto di più lontano ci possa essere dal concetto di cittadinanza, di partecipazione alla gestione del territorio e della città. Non accetteremo passivamente quest’altro schiaffo al buon senso.
Roma, 03/12/2007