
BUON NATALE A TUTTI
DA
FORZA NUOVA ROMA!

Gli italiani saranno costretti loro malgrado a riscoprire la tradizione del Natale cattolico, fatto preghiere e passato in famiglia in semplicità. Bando al consumismo sfrenato ed alla mercificazione.Fin qui non ci sarebbe nulla di male, magari gli italiani riscoprissero veramente il senso profondo della natività, ma purtroppo cosi non è.A Natale potremo solo pregare perché non avremo un euro da spendere!Gli aumenti indiscriminati e immotivati dei prezzi dei beni di prima necessità come pane, pasta e latte, insieme agli aumenti dei costi energetici, benzina, gas ed elettricità, dovuti alla folle corsa al rialzo del prezzo del greggio, graveranno in maniera insostenibile sulle spalle delle famiglie. Ovviamente la casta è al riparo da tutto ciò e si rimpinzerà comunque ben bene.Mai come quest'anno la tredicesima sarà leggerissima, praticamente impalpabile: secondo le stime delle associazioni di consumatori l'84% della tredicesima servirà per pagare tasse (l'ICI), assicurazioni e mutui. Proprio i mutui rappresentano il salasso maggiore a causa degli aumenti vorticosi dei tassi d'interesse.Troppo facile dire di chi è la colpa, ma d'altra parte con chi altro dovremmo prendercela? È sotto gli occhi di tutti che in Italia esistono "cartelli" di produttori e venditori che, accordandosi, eliminano la concorrenza sui prezzi a danno dei consumatori.Saggezza popolare dice "governo ladro!", e come dargli torto?!Chi dovrebbe vigilare sui prezzi dei beni di prima necessità? Chi dovrebbe impedire aumenti del 20, 25 addirittura 30% dei prezzi di pane e latte quando agricoltori e allevatori hanno aumentato il prezzo di grano e latte del 3/5%?Per non parlare del cartello delle compagnie petrolifere che alzano o abbassano i prezzi della benzina in perfetto accordo.Ma soprattutto, il Natale, riusciremo a passarlo in casa nostra o dovremo andare da amici o parenti perché la nostra casa se l'è ripresa la banca?La notizia dell'aumento del 20% di pignoramenti immobiliari per morosità non sembra aver minimamente scosso i nostri politicanti troppo presi a spartirsi gli spazi in televisione o le quote per le proprie clientele fra i 50.000 precari in via d'assunzione nel pubblico impiego.D'altra parte è da quest'estate che i camerieri (i politici) difendono i loro padroni (i banchieri) nascondendo le speculazioni che i grandi gruppi bancari stanno portando avanti aumentando i tassi d'interesse soprattutto sui "variabili", con la scusa di difenderci dalla crisi dei "derivati americani". Figuriamoci dunque se qualcuno si preoccupa di salvaguardare un diritto fondamentale come il diritto alla casa!?
Prosegue a Roma la sceneggiata degli sgomberi dei campi nomadi, ma nubi minacciose si avvicinano, l'emergenza sanitaria per i quartieri a ridosso dei campi regolari e abusivi sta per esplodere!Da ieri, a Roma, è in svolgimento il più grande raduno dell'intellighenzia liberal-capitalista-sionista-massonica-antieuropea-mondialista che si sia mai visto! I teorizzatori dell'occidentalismo militante a convegno, per discutere sulla necessità imprescindibile di portare la democrazia "illuminata" nei paesi islamici, ossia la necessità di imporre con le armi, come già si sta facendo in Afghanistan, in Iraq, in Libano, in Palestina, la non-cultura mercantilistica, materialistica, relativistica, edonistica dell'occidente. Il gotha dell'ideologia neo-con in assise per pianificare il neocolonialismo in medioriente. Modera il dibattito Natan Sharansky l'ideologo della democratizzazione forzata "con la punta del fucile".Il regime "democratico" del mondialismo internazionale, come ogni espressione di controllo massivo e di totalitarismo ideologico - dal comunismo al dominio globale del grande fratello - ha in sé, come germe di distruzione e sopraffazione, il bisogno ontologico del conflitto perenne, dualisticamente inteso; un conflitto dove da un lato, in una retorica infarcita di buonismo, filantropia e deliri superomisti, vivono e lottano per la sopravvivenza le potenze del bene, dei diritti umani, della civiltà, del progresso, del laicismo razionalista, del relativismo libertario, e dall'altra il male assoluto, che minaccia ed incombe sul mondo, incarnato oggi, purtroppo sempre più anche nella mentalità comune, dall'uomo Religioso e da tutta quella complessa antropologia culturale, sociale e politica - chiamata a secondo dei casi fanatismo, superstizione, intolleranza, integralismo - che fa di esso un antimoderno, un puro, non sedotto dal mondo, dalla droga dell'effimero, dall'immanenza vuota dell'apparire e del possedere e che per questo è un uomo libero, pericoloso, indomabile, sovversivo.Una pietra d'inciampo, uno scandalo da cui salvare l'occidente che, se poi nel salvarlo ci si guadagna in assetto geo politico, in petrolio, in industria bellica, in risorse energetiche, è solo una banale coincidenza che nulla toglie alla nobile missione di portare felicità e progresso al cattivo selvaggio.Filosofia e Potere, un'endiadi esplosiva, una minaccia globale.Va dunque in scena l'esportazione della democrazia o "dell'invenzione del nemico", dai villaggi bombardati di Iraq, Afghanistan, Libano, ai salotti bene dell'intellighentia post-rousseauiana e dell'alta politica, la musica è la stessa. ed è musica di morte: morte di uomini, morte di Verità e Giustizia, morte di Civiltà.Il convegno in questione rientra in questo schema preciso, mistificatorio e demagogico: nel voler identificare il nemico ed il pericolo, in questo caso, nell'islam tradizionale - cosa ben diversa e di ben altra dignità rispetto al fondamentalismo islamico, creatura generata in vitro dall'occidente stesso e per questo serpe nel seno di una matrigna sterile ed indegna - reo in primis di rifiutare il sistema "democratico" occidentale e di esso: usi, costumi, vizi, crisi e decadenza, reo di non riconoscerlo come l'unico possibile, come il migliore, come il veicolo irrinunciabile di civiltà e pace, e colpevole quindi di rimanere, nel suo rifiuto e nella sua opposizione, nella sua lotta, nella sua voce spesso dirompente per coraggio e coerenza, quasi ultimo baluardo di resistenza attiva alla globalizzazione, alla sua livella omologante, al suo stomaco meccanico che rumina uomini, idee, tradizioni, identità per espellere consumatori anonimi e pedine mute. Niente di più facile che ribaltare la realtà delle cose dall'alto di cattedre, scranni di parlamento, stanze dei bottoni, pagine di giornali internazionali; niente di più facile che esaltare i valori borghesi del democratismo peloso, di chiamare in causa diritti umani, di osannare illuministicamente il progresso come unico veicolo di civiltà; niente di più facile. tanto che in uno stretto giro di titoli il Nemico, il Cattivo è già pronto e confezionato: l'Islam, antidemocratico per vocazione e tradizione, è già sul banco degli imputati per un dato antropologico ed ontologico che è parte stessa del suo esistere; incompatibile con i salvatori e condannato quindi ad un'insanabile alterità.Ecco dunque che la questione libanese viene indicata come conseguenza dell'azione aggressiva dell'Islam radicale e non come, viceversa, il deliberato attacco israeliano ad un paese esempio di tolleranza, ecumenismo ed integrazione; ecco la resistenza palestinese definita terroristica e identificata come causa della mancata pace in medio oriente come se la controparte del conflitto non avesse colpe e responsabilità in merito; oppure, ciliegina sulla torta, ecco l'enunciazione esatta dello scontro di civiltà, in cui l'Islam viene identificato come minaccia esterna ed interna all'occidente, lì dove invece l'occidente, già terminologicamente perdente per il fatto di escludere dal suo orizzonte la vitalità solare e sinergica dell'oriente, coltiva in sé la sua stessa crisi e decadenza, nel relativismo che lo rende debole, nell'edonismo che lo rende sterile, nel materialismo che lo rende immanente, statico ed autodistruttivo e per questo causa indiscussa di ogni suo male.Poche frasi dunque - ancor prima che il convegno, falsamente teso al confronto dialettico sulla questione, abbia inizio e svolgimento - ed il nemico è servito: barbaro, incivile, aggressivo, crudele, in espansione. quasi un unno di tardo-antica memoria, ma l'impero romano non sarebbe mai caduto sotto i colpi di Vandali e Goti se la sua decadenza non si fosse già ampiamente compiuta molto prima del loro arrivo. Il drago è nella caverna, nel profondo del proprio abisso, molto prima e molto più che dall'altra parte del mare.Non ci sembra servano altri esempi per dimostrare la faziosità, la volontà di potenza, la pericolosità manifesta di un'operazione di questo genere, che per questo noi ci sentiamo in dovere di contestare, contrastare e smascherare in ogni modo, poiché in essa operano evidentemente le vere piaghe, i veri nemici della nostra civiltà, seminatori di discordia, assetati di potere, intrisi d'odio per il diverso, deliranti di manie di persecuzione e desiderio persecutorio di rivalsa, mentitori brillanti, tessitori di trame, devastatori di popoli. Vorremmo infine chiedere agli oratori del convegno quale democrazia vorrebbero (imporre) esportare? Alla signora Nirenstein vorrei chiedere: a quale democrazia pensa, quella che ha impedito al prof. Toaff di fare il proprio lavoro di storico e ricercatore censurando il suo libro? Al sig. Trimble: quale democrazia vuole esportare quella esportata dai sui amici inglesi nella sua Irlanda del Nord a suon di mitra, cannonate e repressione? O quella delle bande paramilitari unioniste che oggi gestiscono il traffico di droga nell'Ulster? Al sig. Sharansky: quale democrazia vuole, quella che tiene chiuso in prigione in isolamento da 20 anni un innocente, Mordechai Vanunu, reo di aver detto la verità sui programmi nucleari israeliani, quegli stessi programmi che Israele vuole adesso impedire per l'Iran? Oppure quella applicata ai palestinesi nei territori occupati? E Aznar cosa vorrebbe? Matrimoni e adozioni per coppie omosessuali come in Spagna? Ai signori Fini, Cicchitto e Ranieri (destra e sinistra come sempre uniti in difesa dell'indifendibile): vorrebbero anche per i paesi islamici una democrazia come quella italiana? Quella della casta, dei privilegi, degli inciuci, della politica attaccata a poltrone e potere mentre il paese è in piena decadenza etica, morale, politica ed economica?Se hanno cosi a cuore la democrazia perché non la esportano in Cina, dove dei diritti umani non sanno che farsene? Perché fra i dissidenti non hanno invitato il Dalai Lama? In Cina ogni anno ci sono più condanne a morte di quante ce ne siano in tutto il resto del mondo. Oppure perché non portano la democrazia in Arabia Saudita? Un paese islamico dove l'omosessualità è condannata con la pena capitale?Forza Nuova non può assolutamente accettare il tentativo di trovare giustificazioni umanitarie all'imperialismo ed al neocolonialismo, per questo oggi contesterà aspramente il convegno dei neo con.
Roma, 11/12/2007
Da giorni le pagine dei quotidiani romani parlano di sgomberi di campi nomadi abusivi, ma nessuno dice che per ogni campo sgomberato ne nascono altri due altrove! Basta prendere in giro i romani! Ogni giorno uno sgombero, ogni giorno l’identificazione di decine e decine d’immigrati clandestini, ogni giorno titoloni sui giornali, ma come sempre accade nella Roma di Veltroni, dietro l’apparenza: niente! Dove vanno a finire tutti gli sfollati dai campi nomadi che vengono sgomberati? Ovvio, in altri campi nomadi abusivi in altre parti della città! Risultato? Nessuno, tutto resta come prima, porte aperte ai clandestini, zingari ad ogni angolo di strada, degrado e insicurezza dilaganti! Queste operazioni sono pura propaganda mediatica per cercare di riguadagnare il consenso della gente esasperata e delusa dall’amministrazione di Veltroni. Le chiacchiere stanno a zero! Zero (o poco più), come le espulsioni fatte finora, a fronte di migliaia e migliaia di clandestini e delinquenti quotidianamente presenti nelle nostre strade. Zero, come i risultati ottenuti dalla politica dell’integrazione voluta dall’assessore Touadì. Zero, come il livello di sicurezza per i cittadini romani. Forza Nuova non farà un passo in dietro nella lotta all’immigrazione, saremo ancora nelle strade e nelle piazze di Roma per denunciare il degrado e la negligenza della giunta capitolina e dell’opposizione che, di fatto, non ha mosso un dito. 
Migliaia di cartelle di pagamento sbagliate. Centralini che non rispondono. Servizi on line che non funzionano. Ancora un girone infernale per i romani vittime di Veltroni Beh c’è poco da dire, semplicemente: è una vergogna! Ma purtroppo i romani hanno dovuto farci l’abitudine. È la Roma di Veltroni, quella tutto fumo e niente arrosto, la Roma che si preoccupa di rifare la strada sotto casa del sig. Napolitano e lascia il resto della città in stile Venezia, acqua alta e allagamenti ovunque per due gocce di pioggia. La Roma veltroniana degli sgomberi finti dei campi rom che vengono spostati da una parte all’altra come nel gioco dei quattro cantoni senza risolvere il problema. Forza Nuova denuncia le scandalose inefficienze della burocrazia capitolina, che costringe migliaia di romani a code interminabili presso sportelli inadeguati per dimostrare di aver già pagato una tassa o una multa, per le quali hanno ricevuto un’ingiunzione di pagamento o magari si sono ritrovati il fermo amministrativo della macchina o il pignoramento della casa. Un’inefficienza degna di un sesto o settimo mondo, non certo di una capitale europea, della “Città Eterna”. Roma è allo sbando, Veltroni pensa alle lucine di Natale ed alla sua carriera politica, nel frattempo ai cittadini chi ci pensa? Forza Nuova invita tutti i romani a denunciare il Sindaco per danni morali ed esistenziali e a chiedere un giusto risarcimento.