lunedì 17 dicembre 2007

A Natale NON puoi....

A Natale non ci resta che pregare!
Gli italiani saranno costretti loro malgrado a riscoprire la tradizione del Natale cattolico, fatto preghiere e passato in famiglia in semplicità. Bando al consumismo sfrenato ed alla mercificazione.Fin qui non ci sarebbe nulla di male, magari gli italiani riscoprissero veramente il senso profondo della natività, ma purtroppo cosi non è.A Natale potremo solo pregare perché non avremo un euro da spendere!Gli aumenti indiscriminati e immotivati dei prezzi dei beni di prima necessità come pane, pasta e latte, insieme agli aumenti dei costi energetici, benzina, gas ed elettricità, dovuti alla folle corsa al rialzo del prezzo del greggio, graveranno in maniera insostenibile sulle spalle delle famiglie. Ovviamente la casta è al riparo da tutto ciò e si rimpinzerà comunque ben bene.Mai come quest'anno la tredicesima sarà leggerissima, praticamente impalpabile: secondo le stime delle associazioni di consumatori l'84% della tredicesima servirà per pagare tasse (l'ICI), assicurazioni e mutui. Proprio i mutui rappresentano il salasso maggiore a causa degli aumenti vorticosi dei tassi d'interesse.Troppo facile dire di chi è la colpa, ma d'altra parte con chi altro dovremmo prendercela? È sotto gli occhi di tutti che in Italia esistono "cartelli" di produttori e venditori che, accordandosi, eliminano la concorrenza sui prezzi a danno dei consumatori.Saggezza popolare dice "governo ladro!", e come dargli torto?!Chi dovrebbe vigilare sui prezzi dei beni di prima necessità? Chi dovrebbe impedire aumenti del 20, 25 addirittura 30% dei prezzi di pane e latte quando agricoltori e allevatori hanno aumentato il prezzo di grano e latte del 3/5%?Per non parlare del cartello delle compagnie petrolifere che alzano o abbassano i prezzi della benzina in perfetto accordo.Ma soprattutto, il Natale, riusciremo a passarlo in casa nostra o dovremo andare da amici o parenti perché la nostra casa se l'è ripresa la banca?La notizia dell'aumento del 20% di pignoramenti immobiliari per morosità non sembra aver minimamente scosso i nostri politicanti troppo presi a spartirsi gli spazi in televisione o le quote per le proprie clientele fra i 50.000 precari in via d'assunzione nel pubblico impiego.D'altra parte è da quest'estate che i camerieri (i politici) difendono i loro padroni (i banchieri) nascondendo le speculazioni che i grandi gruppi bancari stanno portando avanti aumentando i tassi d'interesse soprattutto sui "variabili", con la scusa di difenderci dalla crisi dei "derivati americani". Figuriamoci dunque se qualcuno si preoccupa di salvaguardare un diritto fondamentale come il diritto alla casa!?

Buon Natale a tutti dunque e...
si salvi chi può!